Quella del pane è una grande storia, ricca di sapienza, di poesia, di fede e speranza, di arte ma anche di movimenti sociali e politici. Il pane ha rappresentato il centro simbolico di aggregazione delle comunità mediterranee, il luogo dell’anima a cui rivolgere la malinconia degli emigranti, il centro a cui ritornare, il teatro di dispute religiose sanguinose e interminabili. È stato il punto di sintesi più alto tra l’urgenza di sopravvivenza dell’umanità e la sua innata esigenza di religiosità, la contrazione pulsante tra materia e spirito. Attraverso il recupero dei gesti, della tradizione orale dei “cunti”, dei canti e delle preghiere, delle danze di ringraziamento, il nostro progetto intende mostrare come la saga del pane si sia incarnata nella nostra comunità. Vogliamo ricostruire un’esperienza immersiva, che con l’utilizzo delle più sofisticate tecnologie, coinvolga il fruitore in un viaggio della memoria, e al contempo lo proietti verso un futuro di consapevolezza dei consumi, a un rapporto più sostenibile con la natura, a un legame ancora una volta e sempre di nuovo carnale tra sé e il pane quotidiano. Dodici scatti fotografici, dodici racconti distribuiti, in giro per il borgo. Fotografie che grazie a un codice QR innescano il racconto di una storia, un breve podcast che prende spunto dal singolo scatto per aprirsi a un racconto e a un contesto più ampio. È questo il concept del progetto “Il Borgo che Parla ”, un Percorso fotografico e letterario immersivo. Il fotografo Damiano Macaluso, l’attore-regista Santi Cicardo e il musicista-regista Leonardo Bruno hanno collaborato alla creazione di un progetto unico che unisce narrazione e fotografia d’autore, con l’intento di coinvolgere attivamente i visitatori. Questo progetto si presenta come un coinvolgente gioco corale, con l’obiettivo principale di arricchire culturalmente l’evento della “Sagra del grano”. Questo progetto rappresenta un’occasione per gli abitanti del Borgo e per i visitatori di immergersi in un’esperienza culturale multidisciplinare. Oltre a stimolare la curiosità e l’immaginazione, si prefigge di creare un legame più profondo tra l’arte, il pubblico e il contesto in cui viene presentato. La “Sagra del grano” assume così una dimensione ancora più significativa, diventando un evento che oltre alle celebrazioni tradizionali, offre un’esperienza sensoriale e intellettuale di grande impatto.
Opera 1
Padre Nostro
Foto: per gentile concessione del C. R. C. S. “Pianellese”