Gruppo folk u Rafu

Il Gruppo Folk “U Rafu” Terra del Sale, con sede legale a Raffo di Petralia Soprana (PA), porta in scena il famoso Ballo della Cordella sull’Aia, ballo nato a Raffo nel 1950 grazie allo spirito giovanile e al principio di aggregazione degli abitanti di questo piccolo borgo rurale posto sulle sponde del fiume Salso.
La denominazione del gruppo folk è legata all’entità del borgo, posto al centro della Sicilia, caratterizzato dalla presenza del giacimento di salgemma da cui proviene la definizione Terra del Sale.
Il gruppo promuove e rappresenta le tradizioni popolari siciliane e madonite, in particolare, prima tra tutti il “Ballo della Cordella sull’ Aia” che porta in scena le tradizioni popolari contadine che caratterizzano il territorio di Raffo e di Petralia Soprana. Il ballo, esplosione di gioia e di spiritualità, è stato da sempre legato alla vita agreste e al modo di vivere semplice e tradizionale del contadino.

Nelle terre di Petralia Soprana l’appuntamento con questa danza era dato dalla “Spartenza di l’urtima aria” cioè dall’ultima aia che veniva trebbiata durante il periodo di raccolta del grano. La cordella veniva quindi ballata alla fine dell’annata agraria come ringraziamento per quanto si era raccolto e come rito propiziatorio per il nuovo anno, con l’augurio di una stagione prospera e ricca di grano, fonte primaria per la vita quotidiana del semplice contadino.
Il ballo della cordella di Raffo, rappresentazione artistica pregna di religiosità, è stato da sempre legato alla “Madonna del Ponte”, protettrice della borgata, alla quale da sempre i contadini prima di avviarsi ai campi rivolgevano le proprie preghiere, affinché li seguisse nel lavoro e nella vita quotidiana. Tutt’oggi la borgata ha mantenuto inalterata questa religiosità, mantenendo nel tempo la
devozione e l’attaccamento spirituale alla Madonna, motivo per il quale la tradizione del ballo della cordella di Raffo si rinnova negli anni con le nuove generazioni fino ai giorni odierni.

I versi rimati recitati dal “Bastoniere” durante l’esecuzione del ballo sono dedicati alla Madonna del Ponte, fonte di sostegno spirituale e protettrice della borgata e dei suoi abitanti. Il ballo della cordella sull’aia ha lo scopo di rappresentare il lavoro nei campi e viene eseguito in un ampio spazio da dodici coppie disposte in circolo, che guidate dal bastoniere al passo di tarantella, intrecciano intorno ad un “Palo” le cosiddette “Cordelle”, ossia nastri di vari colori tenuti da ogni singolo componente, il tutto eseguito con particolari movenze e specifici movimenti artistici.
Le quattro parti che compongono il ballo della cordella, ottenute dalla tessitura dei nastri colorati, rappresentano il ciclo del grano (semina, fruttificazione, raccolta e panificazione) e allo stesso tempo raffigurano anche le quattro stagioni annuali o le fasi della vita.

Le 12 coppie che compongono il corpo di ballo e che rappresentano figuratamente i 12 mesi dell’anno, intrecciano e slegano le cordelle rappresentando la filosofia della dualità e degli opposti come il fare e il disfare o il vivere e morire.
Il gruppo folk “U Rafu” è formato da ballerini e musicisti con la passione e la devozione di portare le proprie tradizioni popolari anche al di fuori del territorio Madonita. Il corpo di ballo è composto da circa trenta elementi, che indossano costumi tradizionali rappresentativi del modo di vivere della popolazione rurale contadina siciliana. I ballerini indossano costumi tradizionali siciliani dei contadini del primo novecento vestiti a festa, infatti i cavalieri indossano un elemento inusuale nel vestiario del tempo, che è il cravattino, ma spiegabile con il fatto che il ballo della cordella veniva anche eseguito in sposalizi borghesi e quindi i ballerini per essere eleganti aggiungevano questo elemento al vestiario, ma allo stesso tempo calzano le cosiddette “scarpe quazate” particolari calzature realizzate a mano, con pelle di maiale al naturale, adoperate anticamente nella vita reale del contadino durante la lavorazione nei campi.
Il costume femminile riproduce quello che è il vestiario della contadina del Novecento, gonna lunga alla caviglia, sottogonna in tela con merletto ricamato, grembiule lungo alle ginocchia, gilet, camicia bianca, fazzoletto sul capo e , in inverno, il tipico scialle di lana nero sulle spalle. Il gruppo musicale è formato da artisti che compongono ed eseguono tarantelle e sinfonie siciliane mediante fisarmoniche, zufoli, scacciapensieri, tamburelli e chitarre. Le musiche utilizzate durante il ballo della cordella sono tarantelle siciliane derivate dalla ricerca musicale tradizionale madonita e da studi effettuati sulla musicologia siciliana, eseguiti con strumenti tipici del folclore siciliano.