Distrutta da un incendio venne ricostruita nel XIV sec. dal duca Antonio Ventimiglia e consacrata nel 1497, come si legge in una lapide custodita all’interno della chiesa, per poi essere gradualmente e grandiosamente restaurata nel XVIII sec. e nel 1859 rinnovata al suo interno nella decorazione in stucco e oro.
L’ edificio rivela stili diversi che si sono aggiunti al nucleo originario di epoca bizantina-araba (visibile nel retro il portale).
Racchiusa da due campanili di epoca diversa: la torre più antica XV sec (sinistra) presenta una bifora, divisa da una colonnina con capitello nella quale sono collocate le statue in marmo degli apostoli Pietro e Paolo, patroni di Petralia Soprana. L’altra torre è settecentesca. Al centro un portico con diciotto colonne di stile tuscanico.
Il portone ligneo d’ingresso presenta riquadri scolpiti in stile  gotico – catalano. L’interno è diviso in tre navate sorrette da dodici pilastri rappresentanti i dodici apostoli. Nel IX sec. era una piccola chiesa dedicata a San Pietro.
Ad una sola navata, orientata verso Nord-Sud. Nell’XI sec. fece parte del Monastero benedettino appartenente all’Abbazia  della SS. Trinità di Cava de’ Tirreni (Salerno).
All’interno opere del 1400 -1600 – 1800, tra queste, di inestimabile pregio, un crocifisso ligneo di frate Umile Pintorno del XVII.